La Cattedrale di Pisa

Il Duomo di Pisa, conosciuto come la Cattedrale, non è sacro come Basilica (l’unico a Pisa è San Piero a Grado), ma è la chiesa principale nonchè l’Arcivescovado.

Le sue origini sono medievali e, sebbene dedicate a Santa Maria Assunta, originariamente si chiamava Santa Maria Maggiore.

Iniziato nel 1063/1064 (il calendario pisano applicabile in quel periodo) dall’architetto Buschetto, con parte del bottino della battaglia / guerra in Sicilia contro i musulmani, fu creato con la fusione di diversi elementi stilistici dal classico, bizantino, longobardo- Emiliano e islamico, come dimostrazione del potere dei mercati pisani a quel tempo a livello internazionale.

Nel 1092 dalla semplice Cattedrale, la Chiesa divenne Primaziale (titolo di primate conferito dall’Arcivescovo Daibert e Papa Urbano II), oggi solo titolo formale.

La Cattedrale fu consacrata nel 1118 da papa Gelasio II, ampliata nel corso degli anni, con progetti di modifica della facciata fino all’attuale aspetto del complesso edificio, che è il risultato di ripetute campagne di restauro avvenute in epoche diverse (l’intervento più radicale fu un risultato del disastroso incendio del 1595, dove fu ricostruito anche il tetto!).

Magnificenza in prevalente stile romanico (romanico pisano), simboleggia il prestigio e la ricchezza della Repubblica marinara di Pisa all’apice del suo potere e della sua forza. Cinque navate compongono la sua struttura con transetto a tre navate, architettonicamente composto da tre basiliche (Corpo Centrale e due transetti). Il suo stile esterno è pieno di decorazioni in marmo multicolore, mosaici, tra cui il più importante, quello dell’Apse Catino realizzato da Cimabue e molti oggetti in bronzo: gli archi richiamano le influenze musulmane e l’Italia meridionale e molti oggetti e decorazioni sono il risultato del bottino di guerra, come le immense colonne in granito corinzio tra la navata e l’abside, che provengono dalla moschea di Palermo.